di Stendhal (Marie-Henri Beyle)
Il nostro amico Julien Sorel si è reso improvvisamente conto di essersi innamorato di Mathilde de La Mole, bellissima, ricchissima e nobilissima giovane che fino a un istante prima aveva
disprezzato:
"Mio Dio, come è bella! Come mi piace vedere da vicino i suoi grandi occhi azzurri che mi guardano in quel modo! Quale differenza, tra questa primavera e quella dell'anno scorso, quando vivevo
infelice, sostenendomi a forza di volontà, in mezzo a trecento ipocriti sporchi e malvagi! Ero cattivo quasi quanto loro".
Un'altro passo particolarmente significativo di questo classico della letteratura mondiale che voglio riportare è questo:
"Un uomo di animo nobile, generoso, che sarebbe stato vostro amico, ma che abita a cento leghe di distanza, vi giudica in base all'opinione pubblica della vostra città, la quale è confezionata dagli stolti che il caso ha fatto nascere nobili, ricchi e moderati. Guai a chi si distingue."